EVOLUZIONE

Il Mediterraneo non è solamente un ambiente favorevole per i mammiferi marini, ma è anche una regione in cui essi sono presenti fin dall’antichità, come dimostrano le testimonianze fossili in Egitto. La maggior parte dei paleontologi concorda nel datare l’inizio della loro evoluzione nell’area eurasiatica intorno a 65 milioni di anni fa. Gli antenati di delfini e balene erano probabilmente ungulati carnivori (Mesonychidae) risalenti all’Eocene: si nutrivano di pesci e col tempo sono diventati sempre più acquatici.

I DUE SOTTORDINI DI CETACEI

I cetacei sono suddivisi in due sottordini: misticeti e odontoceti. I misticeti sono caratterizzati dall’assenza di denti, sostituiti da placche cornee chiamate “fanoni” il cui scopo è filtrare l’acqua trattenendo il cibo. Gli odontoceti, invece, possiedono denti conici, tipici dei carnivori.

BALENOTTERA COMUNE

Nome scientifico : Balaenoptera physalus (Linnaeus, 1758)
Lunghezza: 19/22 m. I cuccioli sono lunghi 6 metri
Peso: 60/70 t. I cuccioli pesano 2 tonnellate
Vita media: 80 anni
Tempo d’immersione: 6/7 min di media. Tempo massimo 20 min.

Questa balena è il secondo animale più grande del mondo, dopo la balenottera azzurra (Balaenoptera musculus). È l’unica balenottera regolarmente presente nel Mediterraneo.

Si stima che la sottopopolazione mediterranea conti circa 1.700 individui (di cui alcune centinaia vivono nel Santuario Pelagos) e sia soggetta a un continuo declino. Secondo la classificazione della Lista Rossa IUCN, questo particolare gruppo è in Pericolo e la tendenza della popolazione è in diminuzione.

CAPODOGLIO

Nome scientifico: Physeter macrocephalus (Linnaeus, 1758)
Lunghezza: maschi 18 m, femmine 11 m
Peso: 18 t
Vita media: 80 anni
Profondità d’immersione: 2.000 m

Il capodoglio è il più grande degli odontoceti (cetacei con denti), con una testa molto voluminosa che occupa 1/3 del corpo totale. Vive lungo il versante continentale, da solo o in piccoli gruppi. Il capodoglio ha sorprendenti capacità di immersione che gli permettono di rimanere sott’acqua per più di un’ora e di raggiungere profondità superiori ai 2.000 m.

Queste notevoli abilità consentono all’animale di raggiungere gli abissi dove cattura calamari giganti e grandi pesci. Nel Santuario Pelagos i maschi vengono avvistati solitamente da soli, mentre le femmine e i cuccioli si trovano solo raramente. Secondo la classificazione della Lista Rossa IUCN, questa specie è Vulnerabile e la tendenza della popolazione è in diminuzione.

ZIFIO

Nome scientifico: Ziphius cavirostris (G. Cuvier, 1823)
Lunghezza: 5-7 m
Peso: 2-2.5 t
Vita media: (stimati) 35 anni
Profondità d’immersione: 3000 m per oltre 2 ore (nel Santuario Pelagos, 1070 m per massimo 1 ora)

La caratteristica principale dello zifio è la mascella inferiore allungata che nel maschio adulto porta due grandi denti all’estremità. Vive al largo, con una preferenza per le aree intorno ai canyon sottomarini. Solitario, lo zifio si incontra talvolta in piccoli gruppi. La specie è regolare nel Mediterraneo, ma a causa del suo comportamento schivo, gli avvistamenti sono difficili. Si nutre di cefalopodi. Secondo la classificazione della Lista Rossa IUCN, questa sottopopolazione è Vulnerabile e la tendenza della popolazione è in diminuzione.

GLOBICEFALO

Nome scientifico: Globicephala melas(Traill, 1809)
Lunghezza: 5-7 m
Peso: 2-3 t. I cuccioli pesano 80 kg
Vita media: I maschi circa 60 anni; le femmine 80
Profondità d’immersione: 600m

La testa di questo cetaceo è grande, con una fronte prominente e un rostro appena percettibile. Nel Mediterraneo le nascite sono più frequenti in estate. I globicefali si nutrono quasi esclusivamente di calamari, che spesso catturano a più di 500 m di profondità. Nel Mediterraneo nord-occidentale, la popolazione è stimata tra le 2.000 e le 10.000 unità. Secondo la classificazione della Lista Rossa IUCN, la specie all’interno del Mediterraneo è in Pericolo.

GRAMPO

Nome scientifico: Grampus griseus(G. Cuvier, 1812)
Lunghezza: 2.5-4 m
Peso: 250-400 kg
Vita media: circa 60 anni i maschi; 80 anni le femmine
Profondità d’immersione: 600 m durante 5-7 min

Quando nasce il grampo è di colore grigio chiaro e si scurisce con la crescita. Nel corso della vita compaiono sempre più cicatrici bianche, frutto di schermaglie amorose e altre attività sociali, tanto che gli individui più anziani sono quasi bianchi.

La popolazione del Mediterraneo nord-occidentale è stimata in circa 16.000 individui, che frequentano soprattutto le acque tra i 600 e i 1.000 m, in particolare il versante continentale e i canyon sottomarini, dove si nutrono di pesci e cefalopodi. È una specie particolarmente socievole e vive in piccoli gruppi, occasionalmente osservati anche con globicefali e stenelle.

Secondo la classificazione della Lista Rossa IUCN, questa sottopopolazione è in Pericolo.

TURSIOPE

Nome scientifico: Tursiops truncatus (Montagu, 1821)
Lunghezza: 3.5m
Peso: 300 kg
Vita media: 40/50 years
Tempo di immersione: circa 5 min

I gruppi di tursiopi sono facilmente osservabili, di solito composti da meno di una dozzina di esemplari, ma possono arrivare fino a 50. L’habitat della specie nel Santuario è principalmente sulla piattaforma continentale, in acque con profondità inferiore a 100 m. Questa preferenza di habitat espone fortemente il tursiope a ogni tipo di pressione e attività umana. La dieta di questo mammifero marino comprende pesci, gamberi, seppie e calamari. Secondo la classificazione della Lista Rossa IUCN, la specie è considerata di Minor preoccupazione.

DELFINO COMUNE

Nome scientifico: Delphinus delphis (Linneaus, 1758)
Lunghezza: 1.5-2m.
Peso: 100 kg
Vita media: 25/30 years
Profondità d’immersione: 70 m circa per 5 min. Può raggiungere 300 m

Normalmente il delfino comune frequenta le coste e le acque poco profonde, ma nel Santuario, le rare volte che viene avvistato, lo si vede insieme alle Stenelle. Nel Mar Mediterraneo il delfino comune era un tempo frequente, ma oggi è piuttosto raro. La specie è più abbondante nel Mare di Alborán e nel Mediterraneo centro-meridionale e orientale. Secondo la classificazione della Lista Rossa IUCN, la specie è in Pericolo, e la tendenza della popolazione è in diminuzione.

STENELLA

Nome scientifico: Stenella coeruleoalba (Meyen, 1833)
Lunghezza: 1.7-2.2m.
Peso: 100 kg
Vita media: 25/30 anni circa
Profondità d’immersione: circa 700 m

Al di là della zona costiera, è la stenella striata è la specie più diffusa nel Santuario. La popolazione stimata per il Santuario Pelagos è di circa 38.000 esemplari. Molto socievole, la si incontra spesso in branchi di poche decine di esemplari (massimo 100). Curiosi, giocherelloni e acrobatici, questi delfini vengono spesso avvistati mentre navigano a prua. La loro dieta varia a seconda del luogo e della stagione, e questo può spiegare il motivo per cui siano così diffusi. Nel Mar Ligure si nutrono principalmente di pesce (sardine e acciughe). Gli avvistamenti sono frequenti al largo della costa, in qualsiasi periodo dell’anno. Secondo la classificazione della Lista Rossa IUCN, la specie nel Mediterraneo è di Minor preoccupazione.

FOCA MONACA

Nome comune: Foca Monaca Mediterranea
Nome scientifico: Monachus monachus (Hermann, 1779)
Lunghezza: 2.5 m
Peso: average 300 kg
Vita media: approssimativamente 25/30 anni

La sottopopolazione più numerosa di foca monaca attualmente ha un raggio di distribuzione che si concentra principalmente nelle aree costiere di Grecia, Turchia e Cipro.

La foca monaca viene occasionalmente avvistata in alcune aree del Santuario Pelagos e la sua presenza è stata confermata attraverso tecniche di monitoraggio non invasive (monitoraggio video nelle grotte e DNA ambientale).

Attualmente, la perdita e il degrado dell’habitat critico (spiagge e grotte) e l’interazione diretta o indiretta con la pesca rappresentano le principali minacce per la specie. Secondo la classificazione della Lista Rossa IUCN, la Foca Monaca del Mediterraneo è in Pericolo.

Crediti foto:
© Julie Jourdan – MIRACETI
© Maurizio Würtz – Coll. Institut océanographique, Fondation Albert Ier, Prince de Monaco
© M. Würtz -Artescienza